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A Cristo nel giorno del suo Compleanno

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A CRISTO NEL GIORNO DEL SUO COMPLEANNO
Fadwa Tuqan

 

Signore, Gloria dell’universo
Nel giorno del tuo Compleanno quest’anno
Tutte le gioie di Gerusalemme sono state crocifisse
Tutte le campane, oh Signore
Sono mute!
Per duemila anni,
Non ci fu silenzio nel giorno del tuo compleanno
Tranne quest’anno
Le cupole sono ora in lutto
Il nero dal nero è avvolto
Nella Via Dolorosa,
Gerusalemme è frustata
Sulla croce
Sanguinante
Nelle mani del boia.
Il mondo è inflessibile davanti alla tragedia
La luce ha lasciato lo spietato perduto maestro
Chi non accese una candela
Chi non versò una lacrima
Per lavare le sofferenze di Gerusalemme
I vignaioli hanno ucciso l’erede, oh Signore,
E usurpato la vigna
I vignaioli hanno ucciso l’erede, mio Signore
L’uccello del peccato è volato simile a una piuma
tra i peccatori del mondo
Per dissacrare la castità di Gerusalemme
Maledetto demone,
Persino odiato dallo stesso Satana.

Oh Signore, Gloria di Gerusalemme
Fuori dal pozzo dell’agonia
Fuori dall’abisso
Fuori dai recessi della notte
Fuori dall’orrore
Il lamento di Gerusalemme sale verso di te
Misericordia, Signore
Risparmiale questo calice!

 

 

Tratto da: POESIA DELLA RESISTENZA NELLA PALESTINA OCCUPATA


Tradotto in inglese da SULAFA HIJJAWI

Pubblicato dal Ministero della Cultura (Baghdad- Iraq), 1968
Versione presente rivisitata e pubblicata nel 2009

 

Fadwa Tuqan (Nablus, 1º marzo 191712 dicembre 2003) è stata una poetessa e saggista palestinese.

Fadwa Tuqan (o Fadwa Touqan, nella traslitterazione francese) è stata una delle voci più note della poesia palestinese. I temi sono principalmente quelli della lotta del suo popolo, l'Intifada, la sofferenza e le atrocità della guerra; ma anche quelli della condizione femminile nel mondo arabo.

Viaggiò molto in Europa e Medio Oriente, studiando, negli anni 1962-'64, lingua e letteratura inglese presso la Oxford University. Nel 1967 la sua città natale fu occupata dagli israeliani, evento che caratterizzò definitivamente la sua poesia.

Vinse nel 1990 il Palestinians' Jerusalem Award for Culture and Art, oltre altri premi in Grecia, Italia e Giordania

 

 

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